
La ragazza dell’anno è Gitanjali Rao, ha 15 anni e fa la scienziata
La rivista americana Time ogni anno sceglie una donna o un uomo che ha fatto delle cose importanti e la nomina o lo nomina “persona dell’anno”. Ma non sono solo gli adulti a fare cose importanti, sei d’accordo? Negli ultimi tempi se ne sono accorti tutti. Pensa a Greta Thunberg, ma anche a Felix Finkbeiner, di cui abbiamo parlato su VentiTrenta: erano ancora dei ragazzini quando hanno iniziato le loro imprese!
Così il Time per la prima volta nel 2020 ha deciso di dare questa specie di premio anche ai bambini e ai ragazzi. A vincerlo è stata Gitanjali Rao, la “ragazza dell’anno” 2020. Gitanjali è il nome, Rao il cognome. Gitanjali ha 15 anni, fa la scienziata e ha già inventato alcune cose molto utili per tutti noi.
VUOI SAPERNE DI PIÙ?
- Scopri chi è Gitanjali
- Donne e ragazzi/e nella scienza
- Le invenzioni di Gitanjali
- I ragazzi sono fortissimi! E le ragazze? Anche di più 😉

Gitanjali: inventrice, pianista, ballerina, spadaccina… e cuoca
Scommetto che anche tu hai pensato: “Gitanjali Rao, che nome strano! Chissà da dove viene.” A me sono venuti subito in mente l’odore delle spezie, vestiti coloratissimi e musiche magiche… invece Gitanjali è americana, vive a Denver nel Colorado. Ma il segreto c’è: la sua famiglia è di origine indiana. Ed ecco spiegato il nome.
A 10 anni un giorno è entrata in casa dicendo: “Mamma, papà, mi piacerebbe fare delle ricerche sulla tecnologia dei nanotubi di carbonio”. “Eehh? La tecnologia di cosa?” ha risposto la mamma, che insegna all’università ma non ci capiva niente in quelle parole. Proprio come me. Pazienza: quello che ci interessa è che da allora Gitanjali ha cominciato a studiare STEM, cioè Scienza, Tecnologia, Ingegneria (Engineering in inglese) e Matematica. Ed è diventata un’inventrice.

Ma non immaginarti una che studia e basta: Gitanjali suona il pianoforte, ha imparato i balletti e le canzoni indiane, gioca a scherma e durante il lockdown ha cucinato un sacco. E quando mancano degli ingredienti, si inventa una nuova ricetta. Che cosa vuole fare da grande? Studiare le epidemie. Ne abbiamo proprio bisogno, forza Gitanjali!!!
Ciascuno di noi può diventare un inventore… e un supereroe
Gli scienziati che vedo in TV sono tutti uomini, adulti e bianchi. Ma si può anche essere diversi da così. E se posso farlo io, lo puoi fare anche tu.
GITANJALI RAO
Ecco che cosa dice Gitanjali a te e a tutte le ragazze e i ragazzi come voi. Ma esaminiamo una a una le parole in grassetto.
La scienza non ha genere: la Giornata internazionale delle ragazze e delle donne nella scienza
“Gli scienziati che vedo in tv sono tutti UOMINI” dice Gitanjali: invece lei è una donna. Ecco, chissà perché ci sono pochissime donne che studiano STEM; molti pensano che siano meno portate dei maschi per la matematica, ma non è vero! Per mettere a tacere questi pregiudizi, l’ONU ha stabilito che l’11 febbraio è la Giornata internazionale delle ragazze e delle donne nella scienza (Agenda 2030 Obiettivo 5). Sono state molte e molto importanti le scienziate donne, come Marie Curie che vinse due premi Nobel, Ada Lovelace conosciuta come la prima programmatrice di computer, Rita Levi Montalcini che fece importanti scoperte per la medicina, Margherita Hack che studiava le stelle e tante altre.
La scienza non ha età: viva i giovani
“Gli scienziati che vedo in tv sono tutti ADULTI” dice Gitanjali: invece lei è una ragazzina. ma abbiamo già visto di che cosa sono capaci i giovanissimi!
Fare nuove scoperte non le basta, ha un progetto più grande: creare un gruppo di giovani che studino insieme come si può migliorare la vita di tutti, essere utili alle persone e al pianeta. Non pensare a un gruppettino: al suo ultimo incontro hanno partecipato 30.000 studenti! C’è posto per tutti, nei progetti di Gitanjali. E non è necessario fare cose enormi: basta qualcosa di piccolo, un’idea semplice per esempio su come raccogliere la spazzatura. Ogni minimo contributo può essere fondamentale, ognuno di noi può essere un supereroe. Senti che cosa ha detto:
I supereroi saltano giù dai grattacieli, hanno degli oggetti super-tecnologici o dei super-poteri. Sono tutti diversi ma hanno una cosa in comune: risolvono problemi e salvano la vita alle persone. Proprio come gli scienziati.
GITANJALI RAO
La scienza non ha un colore preferito
“Gli scienziati che vedo in tv sono tutti BIANCHI” dice Gitanjali: e lei non ha la pelle bianca, è figlia di migranti indiani. Ma il colore della pelle non c’entra nulla con la capacità di fare scoperte. Anzi, la scienza dimostra che gli uomini appartengono tutti alla stessa razza e sono tutti uguali fra loro, nonostante le diversità che rendono colorato il nostro mondo (Agenda 2030, Obiettivo 10).
Sì all’acqua pulita, no al cyberbullismo: le invenzioni di Gitanjali Rao

Gitanjali ha vinto molti altri premi come inventrice. Prima di tutto ha trovato un modo per vedere se nell’acqua potabile ci sono delle sostanze che potrebbero farci male, come il piombo: così si può eliminarle. In America c’era molta acqua contaminata che grazie a questo sistema è stata purificata.

Poi ha creato un’app per combattere il cyberbullismo. Sai che cosa vuol dire questa parola?
- Bullismo è quando qualcuno fa il prepotente con uno più debole: lo umilia, lo offende, a volte arriva a usare le mani.
- Cyberbullismo significa fare la stessa cosa su internet, per esempio umilia una persona su Whatsapp o su Instagram.
L’app funziona così: quando tu stai scrivendo un messaggio e digiti parole che potrebbe essere offensive o poco carine, esce un messaggio che ti chiede: “Sei proprio sicuro di voler scrivere così? Prova a riformulare la frase”. Una grande idea, perché spesso si offendono le persone per disattenzione, o anche per la fretta.
Il premio del Time, per gente di ogni genere!
Questo premio inventato dalla rivista Time è iniziato nel 1927 e all’inizio si chiamava “l’uomo dell’anno”, cioè potevi partecipare solo se eri un maschio. Nove anni dopo sono arrivate le donne e si è cominciato a scegliere “la persona dell’anno”, senza tener conto del suo genere.
Adesso è il turno dei giovani. Il titolo in inglese KID OF THE YEAR è più bello, perché KID comprende maschi e femmine. In italiano potremmo dire “giovane dell’anno” o “personcina dell’anno”, che vale per tutti. Gitanjali è stata scelta fra 5.000 ragazzini e ragazzine americani tra gli 8 e i 16 anni.
Ognuno di loro ha inventato qualcosa di utile per gli altri. Per esempio Jordan Reeves, 14 anni, disegna oggetti per i disabili; Bellen Woodard, 10 anni, ha inventato dei colori per dipingere tutte le sfumature della pelle umana; Ian McKenna, 16 anni, ha creato un orto nella sua scuola e le verdure che crescono lì vengono regalatE ai ragazzini che sono in difficoltà.
Ragazze e ragazzi, il futuro è nelle vostre mani! Siete ancora piccoli ma grandissimi. Spaccherete!
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