
Giorgia
Da bambina abitavo a Pastorello, un paesino minuscolo su una collina in riva al fiume. Lì ho conosciuto volpi, cinghiali e caprioli e ho visto le stelle vicine vicine. Adesso vivo a Milano, una grande città più bella di quanto sembra. Qui ho conosciuto tante persone di tutti i colori, sono diventata mamma due volte e ho fatto molti libri. Appena posso, vado in giro per il mondo per misurare quanto sono lontane le stelle e parlare con nuovi amici in tutte le lingue che non so.

Paolo
Da ragazzino ero pallido e magrissimo, mi vestivo sempre di nero, avevo le scarpe a punta e un ciuffo lungo davanti agli occhi. Volevo fare la rockstar. Poi un giorno, così per gioco, invece del microfono ho impugnato una matita e… ciao musica, ho scoperto la grafica! Sono uno di poche parole, qui non scrivo articoli ma mi diverto con le figure e i colori. Non solo il nero, tranquilli: per vostra fortuna i miei bambini mi hanno fatto conoscere tanti altri colori bellissimi.

Anna
Non sono nata a Milano, ma giro intorno a questa città fin da quando ero piccola.
Ho abitato ora qui, ora là, trovando nuovi amici senza perdere quelli vecchi. Solo una volta sono andata più lontano, nella Londra dei miei sogni, ma alla fine ho deciso di diventare grande e l’ho lasciata a Peter Pan.
Da quel momento ho messo le radici: un lavoro con i libri e le parole, una famiglia prima a due, poi a tre, e poi chissà. Mi piace organizzare le cose, in casa, al lavoro, nei miei viaggi, ma se qualcosa non va come previsto… pazienza, si ricomincia!

Pier
Sono nato a Massa (che non è Carrara), stretta tra il mare (sempre più sporco) e le montagne (sempre più basse per l’estrazione del marmo), ma tutto sommato sono cresciuto ottimista, forse perché mia nonna faceva le migliori lasagne del mondo. Ho fatto il pianista, l’attore e l’insegnante, poi sono finito a Milano per via di un Elastico e ci ho trovato l’altra metà della mela, così sono rimasto a fare l’unica cosa che amo fare: mettere insieme le parole. Se un giorno il gioco della vita dovesse ricominciare, fatemi ripartire dal Giappone.

Micaela
Sono cresciuta in un piccolo paese, dove andavo a scuola ogni mattina accompagnata da un cagnolino nero e passavo i pomeriggi cucinando torte di terra e giocando a Strega comanda color nella vecchia corte di mia nonna. Ora abito in un paese un po’ meno piccolo e lavoro in una grande città, Milano, facendo ogni giorno avanti e indietro col treno. I treni a volte mi fanno arrabbiare, perché sono in ritardo, ma almeno mi regalano un po’ di tempo per fare una delle cose che mi piace di più: leggere. Ho due bambine, a cui chiedo di criticare i miei articoli prima di pubblicarli: se il loro giudizio non è troppo severo, allora penso che piaceranno anche a voi.

Luna
Sono arrivata sul Pianeta un giorno nevoso di inverno, la mia mamma dice che era carnevale e che mio fratello è venuto a trovarmi vestito da zorro, quindi ho sempre pensato che fosse tutto uno scherzo. Ho avuto in dono un nome poetico che mi fa vedere tutto da lontano. Sono cresciuta in un mondo strampalato tra una quinta di teatro e un tatami di dojo. Il mio sogno era fare libri per bambini forse perché vivono come in un sogno.

LaClà
Sono cresciuta a Pavia tra torri campanarie, campagne di granturco e fiumi azzurri, ma con l’immaginazione sono sempre stata in giro per il mondo. Amo la gente che sorride anche con gli occhi, i nani grandi, le torte con la crema e i biscotti speziati. Credo di essere brava a risolvere i problemi: i miei amici mi chiedono sempre aiuto! Se nascessi un’altra volta rifarei tutto uguale, ma più in rosa!
Giovanna
Quand’ero piccola ho imparato a leggere e a scrivere da sola osservando mio fratello che faceva i compiti e da allora non ho più smesso! Appena posso vado in giro per il mondo, ma mi piace anche tornare a casa, passeggiare per la mia città, l’autunno, le finestre con le luci accese, andare al cinema con la mia nipotina. Il mio cuore è diviso tra l’Italia, dove vivo, e la Colombia, dove c’è l’altra metà del mio cielo.
Francesca
Sono nata, ho vissuto, ho messo su famiglia, ho insegnato sempre nella stessa città, dove ora sono felicemente in pensione. Che noia, direte voi. E invece no, perché ho due amori che mi hanno sempre spinta a viaggiare: le lingue e la bici. Avete un’idea di quanto sia bello viaggiare riuscendo quasi sempre a parlare con le persone che si incontrano? E sapete qual è il modo migliore di viaggiare se si vogliono incontrare tante persone? La bici! Lungo i fiumi, tra belle città, nei boschi, in riva ai laghi… pedalando mi sono sentita davvero sempre più europea e insieme ho scoperto quanto è bello ogni angolo della nostra Italia!