
BUON COMPLEANNO, GRETA!
Oggi, 3 gennaio, Greta compie 18 anni. Me la immagino che festeggia al calduccio nella sua casa di Stoccolma (in Svezia), con mamma Malena, papà Svante e la sorella Bea, sommersa dagli abbracci pelosi dei suoi due cani, Moses e Roxy. Ma appena troverà il tempo di sbirciare il portatile, nelle quattro pareti di casa entrerà una pioggia di auguri da tutto il mondo, in tutte le lingue: e i suoi begli occhi, incorniciati dalle trecce, sorrideranno.
Lei non ci conosce, ma noi conosciamo lei. Sì, perché da qualche anno la sua vita è cambiata. Provate a pensarci: solo 3 anni fa, sentendo il nome Greta, ci saremmo chiesti: “Greta, chi?”. Oggi invece siamo qui in Italia, dall’altra parte dell’Europa, ad augurarle buon compleanno.
Avete capito che parliamo di Greta Thunberg, vero? È stata lei, questa ragazzina svedese poco più grande di te, che ha spinto migliaia di giovani di ogni parte del mondo a unirsi e manifestare contro il cambiamento climatico (vedi Agenda 2030, Obiettivo 13) nei Fridays for future.
Allora, le facciamo arrivare anche i nostri auguri?
BUON COMPLEANNO,
GRETA!
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20 agosto 2018: che ci fa quella ragazzina seduta davanti al Parlamento svedese?

Era il 20 agosto del 2018 quando tutto è cominciato. Greta aveva 15 anni. Quel giorno, invece di andare a scuola, si è messa seduta fuori dal Parlamento svedese, con un cartello con scritto Skolstrejk för klimatet, cioè “Sciopero scolastico per il clima”. Voleva che i politici chiusi là dentro rispettassero gli accordi presi nel 2015 a Parigi dagli Stati del mondo per combattere il cambiamento climatico: cercare di inquinare di meno, abbassando le emissioni di anidride carbonica, per evitare che la temperatura della Terra aumenti più di 1,5 °C, con conseguenze disastrose per l’ambiente.
La gente che passava di lì la guardava un po’ sorpresa, qualcuno scuoteva la testa, altri si sono fermati per chiederle che cosa stava facendo. E lei, da quel giorno, lo ha spiegato, e rispiegato, e rispiegato ancora tantissime volte a tante persone e in tanti posti diversi.
“Molte persone dicono che la Svezia è solo un piccolo Paese e non importa quel che facciamo. Ma ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza.”
Discorso di Greta all’ONU a Katowice, Polonia, 4 dicembre 2018
Allarme clima: la nostra casa sta bruciando, non c’è più tempo!
A Greta piace andare a scuola. Lei vorrebbe andarci tutti i giorni, altro che scioperare il venerdì. Ma si tratta di mettere le cose in ordine di importanza. E il clima viene prima di tutto. Perché? Proviamo a spiegarlo con un esempio.
Se fossimo a scuola…
Immagina di doverti preparare per l’ultima interrogazione del quadrimestre in una materia in cui non vai tanto bene. Ti pesa, non ne hai voglia, passi il pomeriggio a fare altro, dicendo “Ci penso dopo”. Se ci pensi alle 6 di sera, forse sei ancora in tempo per raggiungere la sufficienza. Se ci pensi alle 9, le possibilità di fare una bella interrogazione sono scarse. A quel punto il tuo voto nella pagella del primo quadrimestre non sarà un bel voto, ma, avendo capito il tuo errore, nel secondo quadrimestre ti impegnerai per recuperare.
Ma non siamo a scuola…
Ecco, per alcuni versi il problema del riscaldamento globale è simile. Il nostro voto in materia “clima” non è tanto bello, perché la temperatura della Terra si sta alzando troppo, ma abbiamo ancora una possibilità per recuperare (la nostra ultima interrogazione!): rispettare gli accordi di Parigi. Farlo, però, richiede sacrifici che pesano, e quindi stiamo rimandando e rimandando… Qui però c’è una differenza fondamentale: non sono le 9 di sera del primo quadrimestre, ma sono ormai le 11 di sera, e siamo già nel secondo quadrimestre. In poche parole, non avremo un’altra possibilità.

Se a scuola il rischio è un brutto voto in pagella, quando si parla di clima il rischio è la crisi del Pianeta: in gioco non c’è un futuro lontano, ma il nostro futuro tra qualche anno: di Greta, mio, tuo, e di tutte le specie viventi. Allora cosa aspettiamo?
“Ma la soluzione è così semplice che la può capire anche un bambino piccolo: dobbiamo fermare le emissioni di Co2”
Discorso di Greta a Davos, Svizzera, 25 gennaio 2019
Il coraggio di parlare
Greta è una ragazzina abitudinaria, a cui piace mangiare certe cose a colazione, andare a scuola, stare con i suoi cani, e non ha sempre voglia di parlare o stare in mezzo alle persone. Però è stata così coraggiosa da rinunciare alle sue giornate tranquille per andare a parlare davanti alle persone potenti di tutta Europa, a quelle che prendono le decisioni, portandosi dietro il suo padellino per fare i waffle e scatole su scatole dei suoi fagioli preferiti. Ha parlato all’ONU, all’UE, al Forum economico mondiale, al Parlamento italiano, con il papa… Ha addirittura deciso di attraversare l’oceano Atlantico con un’imbarcazione a vela che non inquinava, piuttosto che prendere l’aereo, per raggiungere New York e fare il suo discorso all’incontro delle Nazioni Unite.
E se avete visto il documentario I am Greta, sapete che quei 15 giorni sballottata dal mare non sono stati facili…

“È tutto sbagliato. Io non dovrei essere qui di fronte a voi. Dovrei essere a scuola dall’altra parte dell’oceano. Eppure venite tutti da me per avere speranza? Ma come osate!”
Discorso di Greta all’ONU, New York, 23 settembre 2019
Giovani di tutto il mondo uniti nei Fridays for future
Da quel 20 agosto 2018, dopo aver scioperato tutti i giorni fino a settembre, Greta ha poi continuato a farlo ogni venerdì. E lo fa ancora oggi: è così che sono nati i Fridays for future, cioè i “Venerdì per il futuro”, a cui partecipano migliaia di studenti di ogni parte del mondo. Forse anche tu, con la tua classe o con la tua famiglia sei sceso in strada a manifestare. Sono cortei pacifici e colorati, che chiedono ai governi di fare qualcosa di concreto per risolvere il cambiamento climatico. ADESSO: perché, secondo gli scienziati, ci restano solo 7 anni per agire e non superare l’aumento della temperatura di 1,5 °C. Quanti anni avrai tra 7 anni?
Forza, è il momento di far sentire la nostra voce insieme a quella Greta:
“Il mondo si sta svegliando. E il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no.”
Discorso di Greta all’ONU, New York, 23 settembre 2019

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