Georgie e la magia dell’acqua. Sembra una favola, invece è tutto vero.

Georgie e la magia dell’acqua. Sembra una favola, invece è tutto vero.

19 Gennaio 2021 1 Di Giorgia

Oggi ti propongo un esperimento: prima di cominciare a leggere, fermati a guardare questa immagine e prova a indovinare più cose possibili sulla storia che ti sto per raccontare. Per esempio, sicuramente hai notato subito il grande sorriso di questa giovane donna: come mai è così contenta? La risposta sta nell’oggetto a sinistra. Dietro di lei che cosa vedi? Che cosa portano sulla testa? Secondo te fa caldo o freddo? Hai capito dove ci troviamo?

Vedi? Hai indovinato quasi tutto! Il resto te lo dico io. La donna dal grande sorriso si chiama Georgie, Georgie Badiel. Qui la vedi così felice perché dal rubinetto del villaggio sta scendendo dell’acqua! Per noi è normale, ma Georgie in questo momento si trova in Africa, e da quelle parti l’acqua spesso non scende dai rubinetti, sta in fondo ai pozzi, lontano dalle case.
E qui entrano in campo le figure che vedi dietro: quelle donne hanno camminato per ore fino al pozzo più vicino al loro villaggio, e ora tornano a casa portando sulla testa dei grandi contenitori pieni d’acqua. Il sole splende grande e caldo nel cielo, colora tutto di giallo. Fa tanto caldo.

Georgie è doppiamente felice: perché da oggi le donne del villaggio non dovranno più fare questa fatica. Non saranno più loro ad andare dall’acqua, ma l’acqua verrà da loro. Grazie a Georgie e al suo pozzo, scavato dentro il villaggio.

Giusto il tempo di abbracciare tutti, ed eccola in aereo di ritorno a New York: la aspetta la prossima sfilata di moda.
Ma cominciamo dall’inizio…

VUOI SAPERNE DI PIÙ?

La favola della principessa dell’acqua

Georgie è nata 36 anni fa in un piccolo villaggio della Costa d’Avorio, il Paese colorato di giallo nella cartina dell’Africa. Era la quinta figlia… e dopo di lei ne sono arrivati altri cinque! 10 fratelli e sorelle + mamma e papà: una bella truppa! Intanto la truppa si era trasferita in Burkina Faso, il Paese colorato di rosso, rosso come il cuore e l’amore, perché è quello il luogo che Georgie ama più di ogni altro.

Georgie è sempre stata una gran dormigliona, ma fin da bambinetta la sua sveglia (che poi era la voce della nonna) suonava alle 6: “Ragazzeee, in piedi!”. Gli occhi non ne volevano sapere di stare aperti, la bocca si spalancava in enormi sbadigli, ma non c’era niente da fare: bisognava alzarsi e mettersi in cammino, con le sorelle e le cugine, tutte in fila dietro la nonna, mentre il sole si alzava nel cielo e le accompagnava zitto zitto. “Non è giusto!” brontolava ogni mattina Georgie, dondolando avanti e indietro la sua grande tanica vuota. “I nostri fratelli stanno ancora dormendo! Perché dobbiamo essere sempre noi ad andare al pozzo?”. E la nonna le rispondeva: “Qui funziona così. Sono sempre state le ragazze a occuparsi dell’acqua, adesso pensa a camminare. Se non ti piace come vanno le cose, un giorno le cambierai”. Un abbraccio, una carezza, e via sotto il sole.

Dopo tre ore arrivavano al pozzo. E lì veniva il bello: sciacquare i contenitori, riempirli, caricarseli sulla testa e via di nuovo, verso casa. Eccola, la principessa dell’acqua, con un recipiente in testa pieno d’acqua al posto della corona.
Una volta arrivate al villaggio, non era finita, perché l’acqua non si poteva bere così com’era, marrone e sporca di terra: bisognava bollirla. Insomma, buona parte del giorno se ne andava così.

E la favola si trasforma in una bellissima storia vera

Mi sono dimenticata di dirvi che Georgie è sempre stata molto bella, così a 14 anni ha cominciato a fare la modella per gioco, poi per lavoro. Oltre a essere bella, era molto brava e non si stancava mai (eh certo, era abituata a ben altro!): in poco tempo è diventata famosa e si è trasferita prima a Parigi, poi a New York. Oggi è una modella famosa che tutti gli stilisti vorrebbero.

La favola potrebbe anche finire qui: a New York lei trova il principe azzurro, si sposa… e vissero per sempre felici e contenti. Invece no. Perché Georgie non ama le favole: a lei piacciono le storie vere!
Quando va a trovare sua sorella in Africa e vede che nulla è cambiato e che le bambine sono ancora “serve dell’acqua”, decide che è il momento di dire BASTA. Che cosa diceva la nonna?

Se non ti piace come vanno le cose, un giorno le cambierai.

L’acqua è vita

“Visto che sono famosa, la gente mi ascolta” pensa Georgie, e comincia a parlare a tutti del problema dell’acqua in Burkina Faso e in tutta l’Africa. Ecco cosa dice:

  • ACQUA è VITA: l’acqua è fondamentale per tutti noi per sopravvivere
  • ACQUA è SALUTE: l’acqua permette di lavarsi, tenere puliti gli oggetti e la casa, e questo aiuta a eliminare molte malattie
  • ACQUA è SCUOLA: le ragazzine che devono procurare acqua per la famiglia, camminando per ore e ore al giorno, non vanno a scuola!

Nel Burkina Faso più della metà delle persone che vivono in campagna non hanno acqua potabile nel loro villaggio; 4 persone su 5 non hanno un bagno. Tutto questo deve finire (vedi anche Agenda 2030, Obiettivo 6).

La Fondazione Georgie Badiel: per l’acqua, per le donne

La modella comincia a raccogliere denaro e nel 2016 crea la Fondazione Georgie Badiel, un’organizzazione che ha una missione principale: scavare pozzi per portare acqua potabile e pulita nei villaggi del Burkina Faso.
Chi scaverà i pozzi? Gente del posto, che così troverà un lavoro: ACQUA è LAVORO.
Chi dirigerà i lavori? Le donne! La Fondazione aiuta le donne a studiare e laurearsi in ingegneria. La lotta di Georgie dunque, è una lotta per l’acqua che nello stesso tempo aiuta le donne ad avere un ruolo più importante nella società. ACQUA è PARITÀ FRA UOMINI E DONNE (vedi anche Agenda 2030, Obiettivo 5).

I numeri del successo

I risultati ottenuti da Georgie e dalla sua Fondazione sono già grandissimi, e siamo appena all’inizio! Oltre a scavare i pozzi, la Fondazione insegna anche alla popolazione come usarli e aggiustarli; nelle scuole insegna l’importanza della pulizia e dell’igiene per la salute.

  • 270.000 persone hanno finalmente l’acqua nel loro villaggio
  • 118 donne sono diventate ingegneri
  • 15.000 bambini hanno seguito lezioni di igiene
  • 110 pozzi sono stati restaurati
  • 19 villaggi hanno un pozzo nuovo

Molti la chiamano “Principessa dell’acqua”, ma a Giorgie questo soprannome non piace affatto: l’acqua non ha principesse, re e regine. L’acqua non è di nessuno ed è di tutti. È una magia che cambia il mondo.