
18 aprile: una Giornata dedicata al Patrimonio Mondiale
Immagina di abbracciare il mondo, tutto intero. Prendi spunto dai due bambini che vedi nell’animazione qui a destra e che ormai conosci perché rappresentano la nostra rivista.
Il mondo è il tesoro che abbiamo in comune con tutti i suoi abitanti. È fatto di tante meraviglie della natura e di cose altrettanto meravigliose create dagli uomini e dalle donne nel corso della storia: è il nostro patrimonio, la nostra vera ricchezza, un’eredità preziosa che abbiamo ricevuto da chi ha vissuto prima di noi e che dobbiamo a nostra volta tramandare alle generazioni future.
Dato che il patrimonio è di tutti… tutti siamo invitati a celebrare la sua “festa”, che cade il 18 aprile, proclamato Giornata internazionale del Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.
Il primo passo per celebrare come si deve il Patrimonio è conoscerlo, cioè riconoscerlo come importante e sapere quali sono le sue caratteristiche e il suo stato di salute.
Facciamo un esempio, senza andare troppo lontano. Di sicuro sai quanto è bella la città di Venezia. Ma sai anche che è fragile e sottoposta da anni a grandi “stress”? Non parlo solo del livello del mare, che più aumenta più rischia di sommergerla, ma per esempio anche di questo:
Via le grandi navi da Venezia!

Le navi da crociera che sfiorano questa città unica al mondo possono superare i 30 metri di altezza, come un palazzo di circa 12 piani. E 12 piani di nave non sono solo ingombranti e “brutti” da vedere: sono rumorosi, minacciano i fondali bassi della laguna, inquinano e sono carichi di turisti che sbarcano tutti in una volta, ansiosi di visitare i monumenti più famosi in stile mordi-e-fuggi…
Ma c’è una buona notizia. Pochi giorni fa infatti il Governo italiano ha messo un divieto di passaggio per le grandi navi (passeggeri e merci): queste non potranno più solcare le acque che circondano il centro storico. Si tratta di una decisione che era attesa da molto tempo e ha sicuramente fatto gioire l’UNESCO, che si raccomanda di farle attraccare fuori dalla laguna fin dal 2014.
Pensa che è dal 1965 che l’UNESCO si prende cura di Venezia: si tratta della sua più lunga missione internazionale di salvaguardia! Ce l’ha proprio a cuore, eh?
Proteggere il Patrimonio vuol dire anche lavorare per la pace
L’UNESCO è l’organizzazione dell’ONU che protegge il Patrimonio Mondiale dell’Umanità. In che modo? Innanzitutto lo registra: da molto tempo ormai tiene e aggiorna ogni anno una lista dei monumenti e dei siti più significativi e preziosi del mondo. Quindi valuta le loro condizioni e richiama gli Stati o la comunità internazionale al loro compito di conservarli, indicando le vie da seguire. In alcuni casi interviene direttamente sul campo con un sostegno economico.
Nella lista dell’Unesco oggi ci sono 1121 siti. E sai qual è il Paese che ne conta di più? Siamo noi, l’Italia, a pari merito con la Cina: ne abbiamo 55. È un record che rende orgogliosi, ma deve essere anche un record di responsabilità.
Ricordiamoci infatti che non è una gara: lo scopo dell’UNESCO è “costruire la pace nelle menti degli uomini e delle donne” e, insieme alla pace, lavorare per il rispetto dei diritti e dell’uguaglianza dei popoli attraverso gli strumenti della conoscenza e della cultura (vedi anche Agenda 2030, Obiettivo 4 e Obiettivo 16). Anche se il Patrimonio si trova in un luogo preciso ed è profondamente legato a un Paese, a una regione o a una comunità di persone, questo non toglie il fatto che è di tutti!
Nel mondo ci sono 53 siti a rischio
In Italia ci sono tanti siti e tanti problemi, come abbiamo visto per esempio per Venezia, ma nonostante questo nessuno dei nostri Patrimoni è iscritto in quella specie di lista nera dell’UNESCO che comprende 53 siti la cui esistenza stessa è in pericolo. A rischio, come gli animali in via d’estinzione.
Le minacce sono tante:
• le guerre, che portano distruzione
• gli effetti del cambiamento climatico, dagli eventi estremi come le alluvioni alla riduzione della biodiversità
• l’inquinamento e la cementificazione
• l’incuria o una gestione incapace
• le catastrofi naturali non causate dall’uomo, come i terremoti
• lo sfruttamento eccessivo per motivi economici o turistici
Ma allora il blocco del turismo causato dal Covid-19 ha fatto qualcosa di buono? La risposta è NI… è vero che la pressione da parte dei turisti è diminuita e questo ha fatto “respirare” i siti sovraffollati, ma l’altro lato della medaglia è che le attività turistiche sono entrate in crisi e chi ne sta soffrendo di più sono le comunità locali.
Con la diminuzione dei controlli e del personale che si occupa dei siti, sono purtroppo anche aumentate le attività illegali, come furti e bracconaggio.
Un’idea per te: un progetto personale
Forse ti starai chiedendo come si fa a festeggiare la Giornata del Patrimonio Mondiale se non si può andare in giro. Ti ricordi cosa ci siamo detti prima? Il primo passo è conoscerlo.
Allora ti metto alla prova… vediamo se sai o se riesci a scoprire qual è il sito UNESCO più vicino a casa tua! È una piccola sfida, puoi scrivermelo nei commenti se ti va.
E poi, andiamo un pochino oltre: ci sei mai stato? No? Allora bisogna rimediare!
Lo so, lo so, a meno che non si tratti di un sito aperto come per esempio un centro storico, ora probabilmente non è fattibile. Ma non abbatterti! Nell’attesa puoi informarti, immergerti nelle storie che lo riguardano e immaginare la tua visita, nel modo più sostenibile che puoi.
Crea il tuo progetto personale alla scoperta di un pezzo di Patrimonio così, appena sarà possibile, finalmente lo conoscerai. Viaggiare per il mondo è bellissimo, ma conoscere quello che ci sta vicino può rivelarsi altrettanto interessante.
Gli argomenti di cui abbiamo parlato in questo articolo riguardano vari obiettivi dell’Agenda 2030, che puoi consultare a questi link: Obiettivo 10 “Ridurre le disuguaglianze”, Obiettivo 11 “Città e comunità sostenibili”, Obiettivo 15 “Vita sulla Terra”.