Piove: perché sono tutti contenti?

Piove: perché sono tutti contenti?

31 Marzo 2022 0 Di Giorgia

Stamattina mi sono alzata che ancora dormivo (vorrei sapere chi l’ha chiamata “ora legale”: svegliarsi un’ora prima è una cosa proprio illegale!), ho aperto la finestra, ho raccolto i miei vestiti in giro, mi sono messa gli occhiali, ho aperto la finestra… Ah no, è vero, la finestra l’avevo già aperta. Ma non sembrava, c’era ancora buio. Allora una volta per tutte ho aperto gli occhi: ah, ecco perché! Pioveva. Piano piano, senza fare rumore. Il cielo, accucciato sui tetti, era grigio come un gatto grigio.

A me in queste giornate viene subito la tristezza. Vuoi mettere quando c’è un bel raggio di sole che si fionda in camera tua, e i colori brillano e non dovrai portare l’ombrello né gli stivali e avrai le calze belle asciutte tutto il giorno? Però negli ultimi tempi quando vedo scendere la pioggia sono un po’ meno triste, e ti spiegherò perché.

Ma torniamo a stamattina. Per strada non sentivo parlare d’altro. Ombrello nero diceva col suo vocione: “Ci voleva! Almeno si pulisce un po’ l’aria”. Ombrello rosso rispondeva: “Eh sì, in campagna sono tutti disperati”. Ombrello a fiori: ” Io non mi ricordo un inverno così secco!”. Ombrello arcobaleno: “Sono quasi tre mesi che non cade una goccia d’acqua”. Se eri in giro stamattina, sicuramente anche tu hai sentito qualcuna di queste frasi. Ma proviamo a spiegare che cosa sta succedendo.

Un inverno siccitoso, cioè senza pioggia

Quest’inverno, anche se non ce ne siamo accorti perché eravamo tutti presi dalle nostre faccende, ha fatto più caldo del solito e ci sono state molte meno precipitazioni (pioggia ma anche neve). I meteorologi hanno calcolato che In Italia è caduto il 32% in meno di pioggia: lo vedi raffigurato qui sotto. E, nelle regioni del Nord-Ovest, addirittura si è arrivati al 62% in meno, cioè ha piovuto meno della metà del solito.

La meteorologia è una scienza che studia i fenomeni che avvengono in cielo dentro l’atmosfera terrestre: venti, temporali, uragani ecc.

Pioggia in Italia nell’inverno scorso (2020/2021)


Pioggia in Italia quest’Inverno
(2021/2022)

Pioggia in Italia del Nord-Ovest nell’inverno scorso (2020/2021)




Pioggia in Italia del Nord Ovest quest’Inverno
(2021/2022)


In questi casi si parla di siccità, cioè di mancanza di precipitazioni: non solo acqua, ma anche neve, perché la neve sulle montagne si scioglie, scorre nei ruscelli e poi nei fiumi. A causa della siccità dei mesi passati la natura ha sete:

  • i campi sono secchi e pieni di crepe
  • i fiumi e i laghi si sono abbassati
  • i canali che portano l’acqua ai campi spesso si sono prosciugati
  • per irrigare i campi, gli agricoltori hanno usato le riserve d’acqua che si formano naturalmente sottoterra

Il Po in questi giorni di fine marzo in provincia di Pavia è più basso di 3,3 metri rispetto al solito: è il record “negativo” degli ultimi 16 anni.

L’acqua in arrivo servirà a far risalire i livelli dei fiumi e dei laghi, ad alimentare di nuovo i canali per irrigare le colture, a riempire le riserve di acqua. Probabilmente però non basterà per placare la sete della natura: per rimettere a posto le cose, dovrebbe piovere per mesi in modo calmo e continuo.

Intanto, però, piove.

E poi ci sono le centrali idroelettriche…

L’acqua, oltre che per dissetare noi, i nostri animali, i campi che ci nutrono e i boschi che ci regalano l’ossigeno, ci serve per mille altre cose. Per esempio, l’acqua è una fonte rinnovabile di energia pulita, l‘energia idroelettrica. Rinnovabile perché non finisce mai (o quasi mai!!!); pulita perché non inquina (vedi l’Obiettivo 7 dell’Agenda 2030).

Negli ultimi mesi al Nord alcune centrali sono ferme perché non hanno acqua per far girare le turbine, e quindi non producono energia. È un bel guaio, soprattutto in questo momento in cui l’Italia, a causa della guerra fra Russia ed Ucraina, ha un po’ di problemi di energia.

Ma, per fortuna, piove.

Il clima sta cambiando: lo vediamo con i nostri occhi

“Sta proprio succedendo quello che ho letto sull’Agenda 2030 dell’Onu”, a proposito dell’Obiettivo 13 sul cambiamento climatico e dell’Obiettivo 6 sull’acqua pulita. Andiamo per punti.

01


Riscaldamento globale

Fa più caldo, lo dicono i dati degli studiosi. Questo inverno è solo un esempio. Il calore fa evaporare non solo le acque di fiumi e laghi, ma anche la terra, che si asciuga e diventa arida.

02

Siccità

Una delle conseguenze del riscaldamento globale è proprio la siccità. Questo fenomeno è più evidente nei Paesi più caldi, come quelli africani, ma riguarda anche noi.

03

Fenomeni meteo estremi

Per lunghi periodi non piove e non nevica, poi magari si verificano i disastri come inondazioni o frane. Con il terreno molto secco infatti l’acqua non riesce a penetrare, ma scorre sopra, scivola via e spesso trascina con sé detriti e sassolini, provocando frane.

04

L’acqua è un bene essenziale

L’oro blu: la chiamano così perché è preziosissima. Senza l’acqua non potremmo vivere noi, ma non vivrebbero nemmeno gli animali e le piante da cui ricaviamo nutrimento. L’acqua serve per lavarsi, per coltivare… l’elenco non finisce mai.

Non sprecare acqua: che cosa posso fare io?

Come sapete, a noi di VentiTrenta non piace stare a guardare. E così, eccoci qui subito a pensare: c’è qualcosa che possiamo fare nel nostro piccolo per evitare di consumare un bene così prezioso come l’acqua?

Evitare il bagno: meglio la doccia

Fare docce brevi

Chiudere il rubinetto intanto che ci laviamo i denti; oppure usare un bicchiere per sciacquarsi

Usare l’acqua in cui abbiamo lavato gli ortaggi per annaffiare le piante; oppure, sempre per le piante, usare acqua piovana (raccogliendola in secchi o bacinelle)

Continuate voi nei commenti qui sotto!

Mentre vi saluto, do un’occhiata fuori dalla finestra: ha smesso di piovere. Di già?

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