Calzini spaiati contro bulli: una storiella per pensare

Calzini spaiati contro bulli: una storiella per pensare

4 Febbraio 2022 1 Di Micaela

Ciao ragazzi, ciao ragazze, non ditemi che vi siete già tolti i calzini spaiati! Sì? Allora andate a rimetterli subito! Ci servono anche oggi, insieme a un altro accessorio: un bel nodo blu.

Un nodo come?

Di qualunque tipo, un fiocco, in braccialetto annodato, un filo di lana sui capelli… vedete voi, l’importante è che sia blu.
Volete sapere perché? Per spiegarvelo, torniamo un attimo in classe con i nostri calzini spaiati…

All’intervallo, mentre un Calzino Verde Chiaro se ne sta andando in bagno, viene fermato da Calzino Rosso, accompagnato, un passo indietro, da due Calzini Rossicci.
Non lo fanno passare, gli bloccano il corridoio anche se lui gli chiede, per favore, di spostarsi. 
– Senti un po’ come puzza questo calzino…
– Già, da quant’è che non entri in lavatrice?
– Vatti a stendere… o ti stendiamo noi!
Un paio di calzini che passano di lì ridacchiano alla parola “puzzi” e vanno avanti per la loro strada.
Il povero Calzino Verde chiede ancora, per favore, di lasciarlo passare, e alla fine, con uno spintone, il gruppo di calzini prepotenti se ne va.

Giorno dopo, intervallo, stessa scena. Questa volta però il trio non si limita ai soliti insulti: 
– Puzzi più di ieri! Ma in che piede ti sei infilato?
– Non ti vergogni a essere di quel colore così smorto? 
No, questa volta va oltre. Lo bloccano contro il muro, Calzino Rosso estrae un pennarello e lo scarabocchia tutto, da cima a fondo, mentre i suoi compari gli tirano un filo e gli disfano un pezzo di orlo.
Questa volta a Calzino Verde vengono gli occhi lucidi, ma si trattiene, perché sa che se lo vedono piangere è anche peggio. Se scoprono che lo racconta a mamma e papà, poi, non finiranno più di prenderlo in giro: «Frignone, corri da mamma!». Dovrà trovare una scusa da raccontare a casa…

Insomma, va avanti così per un po’. Calzino Verde è sempre più smorto, e non per colpa del detersivo. Ogni tanto, di nascosto, si annusa, per sentire se puzza davvero. Per sicurezza, evita di stare troppo vicino agli altri. Quando deve andare in bagno, inizia a sudare freddo per la paura di incontrare i bulli.

Un bel giorno, Calzino Verde non si presenta a scuola. Ha mal di pancia, lo giustifica la mamma. Ma questo mal di pancia non passa, pare. Perché anche nei giorni successivi non si presenta. A quel punto anche i suoi amici iniziano a preoccuparsi: è vero, era un po’ strano negli ultimi tempi. Se ne stava sempre da solo. 
Quel pomeriggio sulla chat del gruppo whatsapp della classe viene postata una foto di Calzino Verde photoshoppata con un alone di sporco intorno e la scritta: Lavati! 


Fermiamoci un attimo qui. Avrete capito tutti che questa è una storia di BULLISMO, e anche di CYBERBULLISMO perché a un certo punto il trio continua a fare il prepotente e a offendere Calzino Verde anche sui social. Ma perché ve la racconto?
Perché il 7 febbraio è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Ecco il simbolo ufficiale, così capite anche perché vi ho chiesto di mettere un nodo blu:

Forse vi state chiedendo anche perché ho ambientato la storia nel mondo dei calzini spaiati.
Perché è il vostro mondo: è la scuola, il posto dove voi, ogni giorno, vi incontrate tutti, diversi e belli come siete. E dove imparate a conoscervi e a stare bene insieme.
Però, purtroppo, anche nella scuola capitano questi episodi. Allora bisogna essere pronti ad accorgersene, a capirli e cercare di fare il modo che non succedano più. Facciamoci aiutare ancora dai nostri amici calzini!

Il calzino bullo

Calzino Rosso è un prepotente. Prende di mira i calzini più timidi, perché pensa che non avranno la forza di rispondere o di ribellarsi. Insomma, non potrebbe vantarsi davanti ai suoi amichetti se trovasse un calzino che gli tiene testa e gli risponde a tono! Eh sì, perché il Bullo vuole essere visto, ammirato, applaudito: infatti agisce quasi sempre davanti ad altri calzini. Alla fine usa pure i social per avere ancora più pubblico. 
Fa il prepotente in tanti modi: fisici, perché usa gli spintoni e la forza; con le parole, perché insulta e offende, e piscologico, perché gioca sulle insicurezze degli altri.

Ma forse, in fondo in fondo, nemmeno lui è così sicuro di sé come sembra, se ha bisogno che gli altri gli dicano continuamente “uh, sei il più forte di tutti”...

Il calzino bullizzato

Calzino Verde è un tipo riservato, non di quelli che attirano subito l’attenzione, come Calzino a Pois o Calzino Fucsia, che sono estroversi e attaccano bottone con tutti. Gli piacerebbe essere un po’ più come loro, ma è timido e gli ci vuole un po’ di tempo per aprirsi e fare amicizia. 
Calzino Rosso lo sa e sfrutta questa sua insicurezza per farlo sentire ancora più insicuro: alla fine, Calzino Verde arriva anche a pensare che forse hanno ragione loro: puzza davvero… 
E anche quando pensa di essere finalmente al sicuro, chiuso nel suo cassetto di casa, fuori dalla portata dei bulli… quei tre riescono a ferirlo anche da lontano usando i social!
Ma quindi, non c’è nessun posto dove sentirsi protetti?

Voi vi sentite più come Calzino Verde o come Calzino Fucsia?
• Perché Calzino Verde
non ha raccontato niente di quello che è successo ai suoi compagni? O a mamma e papà?
Ma allora… forse il mal di pancia era finto?

Gli altri

Gli altri, direte voi, sono solo spettatori della storia.
NO. In questi casi non esistono spettatori. Tutti i calzini sono coinvolti. 
• I calzini che spalleggiano Calzino Rosso forse si sentono più forti se stanno all’ombra del più forte. Chissà se uno dei due magari ha dei rimorsi. Ma poi quando sono insieme loro tre, nel gruppo, tutto passa…

Il loro atteggiamento è meno grave di quello di Calzino Rosso?
• È vero, secondo voi, che quando si è in gruppo ogni tanto si dicono o si fanno cose che non si pensano? Ma perché?

• I calzini che hanno riso quando hanno sentito Calzino Rosso insultare Calzino Verde è come se gli avessero dato ragione. Passando oltre hanno fatto sentire Calzino verde ancora più solo. E Calzino Rosso ancora più forte.

Perché hanno riso secondo voi? Per cattiveria? O forse non hanno dato il giusto peso a quello che stava succedendo?
• Avrebbero potuto fare qualcosa? Perché non l’hanno fatto?

• I calzini della classe avrebbero potuto chiedere a Calzino Verde come stava, e insistere accorgendosi che c’era qualcosa che non andava. Bisogna imparare l’attenzione per gli altri. Bisogna “riannodare” gli sguardi, i sorrisi, le parole semplici come “ciao come stai?”: è in questo modo che ci sentiamo meno soli e si creano le reti di protezione contro i bulli!

Perché, se si sono accorti che Calzino Verde era strano, non gli hanno chiesto il motivo?

Un momento, in questa storia ci siamo dimenticati di qualcuno…

I grandi

Dove sono la maestra Calzina, mamma e papà Calzino Rosso e mamma e papà Calzino Verde? Sono lì, ci sono sempre stati, in classe, a casa. Anche se i grandi sono spesso presi dalle loro faccende, sono sempre lì per voi, per ascoltarvi e proteggervi. So che vi sembra strano, ma sono stati bambini anche loro, in certe situazioni ci sono già passati! E in più, hanno l’esperienza che a voi ancora manca per aiutarvi a capire le cose e a superare le difficoltà. Ma soprattutto vi vogliono bene, sempre e nonostante tutto. Fidatevi di loro.

A questo punto, non vi racconto come va a finire la storia. Provate voi a pensare che cosa potrebbe fare ciascuno per poter scrivere un LIETO FINE… per tutti i protagonisti.

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