
Festeggiamo la Giornata dell’Istruzione con le ragazze di Adjumako
Oggi è la Giornata internazionale dell’Istruzione, una specie di festa per ricordare che tutte e tutti, in qualsiasi parte del mondo, hanno il diritto di imparare e di andare a scuola. E noi quest’anno festeggiamo con le ragazzine e i ragazzini che vedi nella foto qui sopra. Vuoi venire con noi?
Guardali un attimo. Secondo te, dove sono? In Italia? Come sono vestiti? Hai notato che i colori delle loro divise e dell’edificio alle loro spalle sono gli stessi? Sono i colori della scuola pubblica in Ghana, un Paese dell’Africa.


E chi sono queste due belle signore sorridenti? Dove si trovano in questa foto? Te le presento: sono Emma e sua zia Olivia, due donne un po’ speciali. Perché? Ora lo capirai…
Ti dico subito che non sono né mamme né insegnanti dei bambini della foto in alto, eppure… avevano un sogno per loro e lo stanno realizzando. In verità il loro sogno è dedicato in particolare alle bambine: dare a tutte, anche alle più povere, la possibilità di studiare e di avere così un futuro migliore (Agenda 2030, Obiettivo 4). Ci stanno riuscendo: nel loro villaggio più nessuna bambina abbandona la scuola, anche se la famiglia non ha i soldi per mantenerla agli studi; grazie al loro aiuto, molte ragazzine hanno completato la scuola di base del villaggio (hanno superato l’esame di terza media, per capirci) e parecchie possono frequentare varie scuole superiori dei dintorni. Una di loro è già all’università ad Accra!
VUOI SAPERNE DI PIU’?
- Il villaggio di Adjumako e le sue grandi donne
- Il sogno di Emma e Olivia
- Perché Emma e Olivia sono felici?
- Quali sono i progetti per il futuro?
Mamie Adjeiba, la grande saggia

Olivia ed Emma sono nate ad Adjumako, un piccolo villaggio in Ghana a pochi chilometri dall’oceano. Sono state fortunate: nella loro famiglia c’era un’altra donna speciale, Mamie Adjeiba, mamma di Olivia e nonna di Emma.
Adjeiba da bambina non ha potuto andare a scuola, pensa, è rimasta analfabeta, eppure è cresciuta con una certezza: voglio che i miei figli vadano a scuola, voglio che studino, voglio che abbiano una vita bella. Adjeba ha avuto 11 figli, una bella fatica allevarli, mantenerli, mandarli a scuola, ma ci è riuscita.
Uno di loro oggi è il capo tradizionale del villaggio ed è professore universitario! Ma anche le femmine hanno studiato: Olivia, per esempio, si è diplomata e per qualche anno ha insegnato. Poi però ha deciso di cambiare vita ed è venuta a stare in Italia, a Verona, dove da quasi 30 anni fa l’infermiera. Nel frattempo si è presa cura di Emma, sua nipote, l’ha mantenuta agli studi, ed Emma non l’ha delusa: si è laureata in infermieristica ad Accra, la capitale del Ghana, e lavora nella clinica universitaria. Un bel successo!

Olivia racconta:
“Quando tutti noi siamo diventati grandi, Mamie Adjeba al mattino si sedeva su uno sgabello vicino al cancello di casa e, ogni volta che vedeva un bambino o una bambina in giro, gli chiedeva: “Come mai non sei a scuola?”. E, uno dopo l’altro, con autorità, li rimandava nella loro classe.”
Olivia, Emma e un grande sogno divenuto realtà

Ma ad Olivia non bastava aver cambiato la sua vita, ad Emma nemmeno. Volevano entrambe cambiare la vita di tutte le bambine di Adjumako: nessuna doveva rimanere prigioniera di un destino di povertà, nessuna doveva rinunciare a studiare, a trovare un lavoro, ad essere autonoma, a decidere del proprio futuro (Agenda 2030, Obiettivo 5). Olivia ed Emma hanno cercato aiuto: i loro familiari più fortunati (alcuni emigrati negli Stati Uniti d’America) hanno cominciato a sostenerle, Olivia ha trovato un gruppo di amici solidali a Verona che contribuiscono regolarmente a aiutarle nella loro iniziativa.
Che cosa è cambiato a Adjumako?
Quali sono i risultati dell’attività di Olivia ed Emma? Da quando 5 anni fa è iniziato il progetto, che si chiama Progetto Educativo Mamie Adjeiba:
- nessuna bambina di Adjumako ha abbandonato la scuola e tutte completano la scuola primaria (Primary School) e la scuola media del villaggio (Junior High School);
- non poche frequentano varie scuole superiori della zona (Senior High School);
- una ragazza ha iniziato a frequentare la facoltà di giornalismo e comunicazione ad Accra, altre puntano a studiare infermieristica, come Emma;
- la scuola del villaggio, negli esami uguali in tutto lo stato, è passata dal 30% al 100% di successi;
- anche in informatica, gli alunni della scuola di Adjumako hanno finalmente ottenuto ottimi risultati, paragonabili a quelli delle scuole di città, grazie ai computer nuovi ora disponibili a scuola;
- la scuola di Adjumako grazie ai suoi brillanti risultati attira alunni dai paesi vicini.
Quando una donna è istruita, tutto il mondo intorno a lei si illumina
All’assemblea del villaggio riunita per celebrare il progetto Mamie Adjeiba e festeggiare l’arrivo dei nuovi computer, Emma ha tenuto un bellissimo discorso davanti a tutta la comunità e agli anziani. Ecco le sue parole.

“L’istruzione è luce. L’istruzione rende le persone più utili alla loro comunità. Nella storia del mondo, le donne sono sempre state emarginate e trattate in modo diverso dai maschi. Perciò sono molto felice che proprio alle donne sia offerta questa opportunità di riscatto. E devo dire che ciò non va a vantaggio solo delle donne. Perché quando una donna è istruita, è tutto il mondo intorno a lei che ne trae vantaggio: l’ambiente, la società, i suoi figli, anche il marito.“
Tutti insieme in cammino verso un futuro migliore
Olivia ed Emma non hanno mai smesso di sognare, ma ora non sono più solo loro che sognano: l’intera comunità di Adjumako, sempre più consapevole dell’importanza dell’istruzione, ha fatto sviluppare il progetto di un edificio che comprenderà mensa, biblioteca e servizi igienici. Così bambini e bambine, ragazzi e ragazze potranno avere tre cose fondamentali: ricevere un pasto sano al giorno in un ambiente accogliente e pulito, disporre di uno spazio dove studiare in tranquillità e trovare il materiale didattico necessario, accedere a servizi igienici che mancano in quasi tutte le case del villaggio. Il denaro già raccolto e quello che si raccoglierà servirà a realizzare il progetto.
Olivia ed Emma ci credono, tutti insieme ci riusciranno.
Foto ©Roberto Beccaletto
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