Quando la via diventa una “strada dei bambini”

Quando la via diventa una “strada dei bambini”

4 Maggio 2021 0 Di Anna

Cara ventitrentiana, caro ventitrentiano, oggi ti propongo un piccolo quiz.
Sai dirmi che cosa significano questi segnali e cartelli stradali?

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Proprio così: “macchine, rallentate e fate attenzione: questa è una zona frequentata da bambini”. Probabilmente c’è una scuola o un parcogiochi qui vicino…

La fermata di un pedibus, esatto! Tu l’hai mai preso?

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Pista ciclabile. Stai andando alla grande!

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In questo prato è vietato andare in bici, portare i cani e anche… giocare a calcio 🙁

No, non è uno scherzo!
Forse un cartello come questo non l’hai mai visto. E ci credo, perché in effetti non è molto diffuso. Però da qualche parte esiste davvero. Vuoi scoprire dove e come?

Giocare in cortile può essere un’impresa difficile

Tana libera tutti!
Ce l’hai!
Strega comanda color… macchinaaa!
Quante volte, in cortile, tu e gli amici vi siete dovuti fermare perché stava arrivando un’auto? E se è successo, siete anche fortunati e fortunate, perché vuol dire che avete a disposizione uno spazio in cui si può giocare.
Spesso, infatti, persino nei cortili e nei giardini condominiali che sembrerebbero fatti apposta per voi ci sono regolamenti che vietano il gioco, o alcuni tipi di gioco, e non solo negli orari del riposino…
È vero che oggi si sta troppo al chiuso, troppo spesso davanti a TV o videogiochi. È vero che fuori è meglio. Ma a volte non si sa dove andare. Se non abbiamo un parco vicino a casa, potremmo già essere in difficoltà. Insomma, vogliamo i nostri spazi per giocare all’aperto!

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Giocare per strada è pericoloso (e non rispetta i diritti degli altri)…

La strada? Non è posto per giocare… Tra macchine in movimento e parcheggiate, e ciclisti e pedoni di tutte le età, è un luogo pieno di ostacoli e di pericoli.
La strada è di tutti: nessuno ne è il “padrone”, tutti hanno il diritto e il dovere di muoversi e far muovere gli altri in sicurezza.

Quindi no, non si può – lo dice proprio la legge – stare in mezzo alla carreggiata (la parte della strada dove passano i veicoli), così come usare i pattini o lo skateboard nelle aree riservate ai pedoni.
Ma il buonsenso ti dice anche di evitare i giochi di movimento nelle vicinanze della strada: se anche solo per sbaglio una palla rotola nella carreggiata, mette in pericolo te e chiunque sia nei paraggi, perché può provocare incidenti anche molto gravi.
Del resto non si può nemmeno rischiare di fare danni alle auto parcheggiate. Non è un comportamento responsabile, da buon cittadino, e ha delle conseguenze.
Qualcuno però un’alternativa l’ha trovata.

…ma a volte diventa possibile

Il primo Comune a mettere un cartello come quello che ti ho mostrato prima è stato Sfruz, in Val di Non (Trentino), ormai qualche anno fa, nel 2017.
Ma l’idea è piaciuta ad altri sindaci un po’ in tutta Italia, per esempio a quelli di Rignano Garganico (in Puglia), di Ginestra e Sarconi (in Basilicata), di Monterosso Almo (in Sicilia), di Mamoiada e Romana (in Sardegna), di Roccavignale (in Liguria), di Vilminore di Scalve e Cerete (in Lombardia), per citarne alcuni.
In questi posti le esigenze di bambini e ragazzi come te sono tenute in considerazione più che altrove, anche se nell’aria c’è un po’ più di confusione e si calpesta l’erba di qualche prato.

Certo, sono tutti piccoli, a volte piccolissimi paesi, dove giocare per strada è sicuramente più facile che nei grandi centri abitati, ma da qualche parte bisogna pur cominciare, no?
In alcuni casi non si chiede solo alle auto di rallentare: in un preciso orario, vie o piazze vengono proprio transennate e liberate dai veicoli parcheggiati con un bel divieto di sosta. È la situazione migliore, anzi, secondo noi di VentiTrenta è l’unico modo per trasformare davvero una via in una “strada per bambini”.

E i centri più grandi?

Anche i paesi più grossi e le città però possono essere suddivisi in “paesini”. Parlo dei quartieri, dove già capita che in certi orari della giornata si chiudano delle strade: al momento dell’ingresso e dell’uscita dalle scuole.
E allora ecco che il cartello dei giochi per strada è spuntato anche ad Ancona, nel quartiere Archi, e non mancano progetti per la realizzazione di playstreet (strade per giocare) a Milano e in altre città.
Anche questo è un modo per diventare città sostenibili e per rendere più bella e sana la vita dei bambini e dei ragazzi che ci abitano (vedi Agenda 2030, Obiettivo 11).

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