Il ghiaccio è in ritardo! Ma non è colpa sua

Il ghiaccio è in ritardo! Ma non è colpa sua

7 Novembre 2020 0 Di Anna

Tutto intorno al Polo Nord il lungo inverno è ormai iniziato, ma qualcuno non si è ancora presentato all’appuntamento con il Grande Gelo. Lo aspettano tutti già da un pezzo! Il grande ritardatario è il ghiaccio galleggiante, quello che ogni anno in autunno inizia a formarsi sul mare nelle regioni più fredde: alla fine di ottobre ancora non c’era nel Mare di Laptev, a nord della Russia.

Sono alcuni anni che il ghiaccio galleggiante fa fatica a formarsi, ma è la prima volta che gli scienziati ci avvisano di un ritardo così grande. La colpa è del riscaldamento globale: sulla Terra fa sempre più caldo, anche qui, al Polo Nord. Scopriamo insieme che cosa succede in quella regione così lontana ma così importante per tutti noi.

C’è ghiaccio e ghiaccio

Forse pensavi che il Polo Nord fosse ghiacciato allo stesso modo durante tutto l’anno, ma non è così. C’è una parte di ghiaccio, attaccata a un’isola grandissima chiamata Groenlandia, che forma una calotta ghiacciata tutto l’anno, e poi c’è il nostro ghiaccio galleggiante o ghiaccio marino, che forma la banchisa, e si crea e si scioglie in base alla stagione.

Davanti, la banchisa. Dietro, le montagne della calotta polare.

Come funziona il “cantiere” del ghiaccio galleggiante

Il Mare di Laptev è un grande “cantiere” dove non si fabbricano palazzi, ma si forma il ghiaccio galleggiante del Mar Glaciale Artico, cioè l’oceano polare.

Ogni anno, quando in autunno le temperature vanno sotto zero, la superficie del mare inizia a congelarsi. Con il ritorno della bella stagione il ghiaccio si scioglie, ma non tutto. La parte che resta è importantissima, perché tra un pezzo e l’altro di banchisa l’autunno successivo potrà gelare nuova acqua. Così, di anno in anno, il ghiaccio si accumula, forma degli strati, diventa più spesso e difficile da sciogliere.

Il problema è che negli ultimi anni la quantità di ghiaccio galleggiante che si mantiene durante l’estate è diminuita molto in tutta la regione artica. E quest’anno il Mare di Laptev è rimasto completamente senza ghiacci per mesi.

Perché ci preoccupiamo se il ghiaccio si forma in ritardo?

Più tardi comincia a formarsi, più il ghiaccio resta sottile e, una volta finito l’inverno, si scioglie più in fretta. Proprio così, hai capito bene, è una specie di “cane che si morde la coda”: la quantità di ghiaccio che riesce a conservarsi durante la bella stagione sarà sempre meno. In base a questi dati, gli scienziati hanno previsto che tra il 2030 e il 2050 potremmo arrivare alla prima estate artica “senza ghiaccio”.

Rimane però sempre la calotta della Groenlandia, potresti pensare. E invece no. Anche quella grande riserva di ghiaccio si sta riducendo a causa del riscaldamento globale (vedi Agenda 2030, Obiettivo 13).

Dalle parti del mare di Laptev succedono altre cose strane

Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, a nord del Canada e dell’Alaska, le cose vanno tutto sommato come al solito. Perché nel Mare di Laptev no? Secondo gli scienziati i motivi principali di questa situazione sono due. Da un lato l’aumento delle temperature: quest’estate nella Russia settentrionale ha fatto troppo caldo, molto più del solito. In Siberia, un nome che solo a sentirlo fa venire freddo, le temperature sono salite persino oltre i 37 °C, come da noi praticamente!

Dall’altro lato ci si mettono le correnti marine. I cambiamenti del clima spingono infatti verso questa parte del Mar Glaciale Artico correnti più calde dall’Oceano Atlantico.

La banchisa, il regno dell’orso polare

La banchisa sembra solo un deserto ghiacciato, ma in realtà è un habitat naturale per gli animali del Polo Nord, in particolare per l’orso bianco. È qui che il “principe del ghiaccio” caccia le sue prede, si riproduce e alleva i suoi cuccioli: se rimane bloccato sulla terraferma, questo maestoso mammifero non ha scampo o d’altra parte rischia di essere catturato dai bracconieri. Oggi l’orso polare è considerato un animale in via d’estinzione dal WWF.

Il superpotere del bianco

Lo sapevi che quando fa caldo è meglio vestirsi di bianco che di colori scuri? Il bianco riflette la luce e il calore del sole e li allontana, mentre i colori scuri li assorbono. Ora pensa al Polo Nord, al bianco dei ghiacci e al blu scuro, a volte grigio, del mare: i ghiacci allontanano il calore dalla Terra, l’acqua invece lo assorbe, facendo aumentare il riscaldamento del Pianeta.