Ho undici anni e un obiettivo: unirci tutti per salvare il nostro pianeta

Ho undici anni e un obiettivo: unirci tutti per salvare il nostro pianeta

19 Febbraio 2021 0 Di Giovanna

Prova a immaginare di vivere in una casa circondata da alberi, piante e uccellini variopinti, di andare in bicicletta ogni giorno respirando aria fresca e di fare il bagno nell’acqua limpida dei torrenti di montagna. Poi un giorno ti rendi conto che le cose non sono più le stesse: le strade sono piene di rifiuti, l’aria sembra più calda, l’acqua non è più così pulita, ci sono meno alberi e gli animali si allontanano dai boschi perché non sanno più come nutrirsi. Il cambiamento è stato così lento che non te n’eri nemmeno accorto, ma, ora che lo vedi, capisci che bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi.

È quello che è successo a Francisco, “Fran” come lo chiamano i suoi amici, un ragazzino dalla faccetta simpatica che ti guarda sorridendo dietro i suoi occhiali da nerd. Vive a Villeta, una cittadina ai piedi delle Ande che si trova a 90 chilometri da Bogotà, la capitale della Colombia, con la mamma, la nonna, il gatto Foucault e il cane Pinky, in mezzo a prati, boschi e ruscelli. Francisco è cresciuto osservando gli animali che lo circondavano e ha imparato ad amarli, iniziando a difendere i loro diritti. Poi, pian piano, si è reso conto che questo non bastava: bisognava difendere la Terra, la “casa” di tutti noi (Agenda 2030, Obiettivo 13, Obiettivo 15).

VUOI SAPERNE DI PIÙ?

  1. I Guardiani della Vita, bambine e bambini per il Pianeta
  2. DAD e connessione internet: la battaglia per i diritti dei ragazzi/e
  3. Perché il Covid ha cambiato il mondo

Fran, Guardiano della Vita

Anche se è così giovane, Francisco ha già alle spalle una carriera da attivista (cioè di uno che si dà da fare con i fatti e con le parole) di tutto rispetto, iniziata quando aveva cinque anni e accompagnava la zia Camila alle manifestazioni contro le corride: a loro non piaceva affatto vedere i tori maltrattati in quel modo.
Poi, a nove anni, ha fondato il gruppo Guardiani della Vita, che è partito con sei compagni di scuola e oggi conta 220 bambine bambini, ragazzi e ragazze che marciano gridando slogan a favore dell’ambiente, mentre raccolgono i rifiuti che trovano per strada.

Dal discorso al Senato alla difesa dei diritti dei bambini e delle bambine

Nel dicembre 2019 ha tenuto un discorso al Senato della Repubblica colombiana, che iniziava così:

Il mio nome è Francisco Javier Vera Manzanares e sono un leader ambientalista. Vengo in rappresentanza del mio gruppo – Guardianes por la vida – per chiedere al governo di prendere coscienza dei danni che abbiamo arrecato all’ambiente e di fare leggi in favore della vita, per esempio contro lo sfruttamento delle riserve naturali, l’uso della plastica e il maltrattamento degli animali.

I bambini sono il futuro, ma anche il presente

Infine, a gennaio di quest’anno, ha pubblicato un video in cui ha chiesto al governo di migliorare la connessione Internet per permettere la DAD, la didattica a distanza, a tutti gli studenti in ogni angolo della Colombia.
Nel giro di pochi anni Fran è quindi diventato, nell’ordine, animalista, ambientalista e difensore dei diritti dei bambini. Niente male per un undicenne…
Le parole di Francisco hanno fatto il giro del mondo, anche grazie ai video pubblicati sui social, dove è seguitissimo (41.000 follower su Twitter e quasi 320.000 su Facebook), e alle interviste che rilascia a giornali e tv: «I bambini devono avere voce in capitolo su questioni importanti del nostro tempo, come il riscaldamento globale o le politiche economiche», ha detto per esempio alla BBC.

Siamo il futuro, ma non solo, perché le decisioni prese dagli adulti ci coinvolgono anche adesso.

Greta e Fran: lo stesso messaggio da due punti molto diversi del mondo

Il paragone con Greta Thunberg, la fondatrice del movimento Fridays for Future, viene naturale. In effetti Francisco ammira molto Greta, ma vuole precisare che in Sudamerica ci sono molte disuguaglianze e gli ambientalisti rappresentano una minaccia, quindi a volte difendere l’ambiente è molto rischioso, mentre in Europa si è più liberi di esprimere le proprie opinioni. Due contesti diversi, quindi, e quello colombiano è sicuramente molto duro. In effetti, se tanti amano Francisco e addirittura qualcuno lo vorrebbe, un giorno, come presidente della Repubblica, c’è chi lo critica e purtroppo anche chi lo minaccia. Lui però tiene duro, incoraggiato dalla solidarietà dei suoi follower che hanno lanciato l’hashtag #FranciscoEstamosContigo (“Francisco siamo con te”).

Una lettera dalla responsabile dei Diritti Umani all’ONU

Addirittura Michelle Bachelet, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, lo scorso 18 gennaio gli ha inviato una lettera. Chissà Fran che faccia ha fatto quando l’ha aperta e ha letto queste parole: «Mi complimento con te e ti ringrazio per le tue azioni, che sono quelle che permettono all’umanità di avanzare e che mostrano come ci sia la possibilità di un mondo migliore…  Abbiamo bisogno di molte persone giovani e appassionate come te, per proteggere il nostro pianeta e i diritti umani di tutte le persone»!

Il cambiamento è adesso: il dopo DAD e dopo Covid

Francisco parla come un premio Nobel, ma è solo uno studente di prima media che segue le lezioni a distanza con il suo pc come la maggior parte dei ragazzi di tutto il mondo. Anche per lui, quello appena concluso è stato un anno difficile ma importante, come ha detto alla tv colombiana:

Credo che la pandemia ci lasci una riflessione sul modo in cui ci relazioneremo d’ora in poi, perché le abitudini su cui era basata la nostra società, cioè abbracciarci, darci baci, tenerci per mano, sono cambiate; il virus ha cambiato la nostra vita quotidiana e quella di molti ecosistemi.

Per il momento le marce di protesta con i suoi amici “guardiani” sono rimandate nel rispetto delle norme anti-Covid. Nella sua casa di Villeta, Fran inganna l’attesa studiando, leggendo, informandosi e postando in rete le sue riflessioni, senza smettere di progettare il futuro: sogna di fare l’astrofisico, ma non gli dispiacerebbe diventare un politico per provare a salvare questo mondo, perché, come dice lui, un “pianeta B” non esiste.

E noi, Francisco, facciamo il tifo per te!

Per conoscere la storia di Francisco raccontata direttamente da lui: www.youtube.com/watch?v=P8Lm-AHaocY

©illustrazione di copertina Lucia Conversi